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Fabric{Action}: sguardi e visioni su Sampierdarena

Fabric{Action}: sguardi e visioni su Sampierdarena

Evento di riuso temporaneo di Villa Grimaldi, La Fortezza a Genova Sampierdarena, come innesco di un processo di valorizzazione e comunicazione del patrimonio storico-artistico, in un’ottica di riqualificazione urbana.

“Perché ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo” 

 

Con questo evento si è cercato di basare il progetto sull’innesco di un processo dal basso, in un’ottica di valorizzazione di Sampierdarena, quartiere semidegradato di Genova. Nonostante la nomea, questo quartiere genovese è caratterizzato dalla presenta di un’inestimabile sistema di ville storiche (circa 40 attualmente esistenti), che purtroppo è sconosciuto alla maggioranza della popolazione.

Il concept dell’evento prevedeva: sensibilizzazione sulla presenza di un sistema di villa, racconto della storia di Sampierdarena, mostra della Fortezza nel suo stato attuale di abbandono, costruzione di scenari possibili, immaginando e sperimentando prospettive per il futuro, creazione di sinergie, visioni sul futuro attraverso un questionario visivo. 

La villa è stata allestita attraverso un percorso che dal passato andava verso il futuro. Questo percorso era suddiviso in: Area Exhibit con un allestimento raccontante la storia di Sampierdarena e del suo sistema di ville storiche. Area Make con laboratori tenuti da diverse realtà genovesi di divulgazione scientifca sulle nuove tecnologie (stampa 3D, Arduino, realtà aumentata) Area Talk con interventi di diversi personaggi Area Sguardi e Visioni (in collaborazione con Annapaola Vacanti, designer degli occhiali utilizzati) con la possibilità di esprimere la propria visione del futuro attraverso la composizione di occhiali modulari.

 

Nell’ultima parte del percorso il visitatore poteva scegliere due pezzi dell’occhiale da comporre, in modo da esprimere cosa volesse per il futuro del quartiere di Sampierdarena. Con l’occhiale si potevano vedere disegni e parole non percepibili ad occhio nudo.
In seguito era presente una parte interattiva: un set fotografico in cui l’utente poteva farsi fotografare “mettendoci la faccia”, dicendo pubblicamente e simbolicamente la propria opinione sul futuro del quartiere.

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Progetto Universitario

Tesi di Laurea Magistrale

Collaborazione

Sara Guagliardi

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